Tiromancino: “La mia Libertà” – Omaggio al Califfo
Nel giorno del 77esimo compleanno di Franco Califano, a due anni dalla sua scomparsa, l’amico e collega Federico Zampaglione ricorda l’indimenticabile cantautore romano con la rivisitazione de “La mia libertà”, uno dei brani più conisciuti del Califfo.
Il brano (pubblicato nel 1981) è stato riarrangiato da Federico e dal produttore Francesco Di Marco (L’alba di domani).
Tanti auguri Maestro!
La mia libertà – Testo
Ho una chitarra per amica e con voce malandata
canto e suono la mia libertà.
Se sono triste canto piano, se sono in forma suono forte,
così affronto la mia sorte.
Se non amo grido abbasso anche se non mi è concesso
dico sempre quello che mi va.
Se voglio un corpo e un po’ d’affetto,
faccio un giro cerco un letto e una donna che ci sta.
Chi mi vuole prigioniero non lo sa che non c’è muro
che mi stacchi dalla libertà.
Libertà che ho nelle vene, libertà che mi appartiene,
libertà che è libertà.
Vivo la vita così alla giornata con quello che da’
sono un’ artista e allora mi basta la mia libertà.
Da una finestra si affaccia una donna che un sorriso mi fa.
E’ una di quelle, ma è bella e stasera mi va.
Passo un’ora in sua compagnia e poi vado via.
Non mi fido di nessuno sono rose e crisantemo
suono e canto la mia libertà.
Se sono triste suono piano, se sono in forma canto forte
così affronto la mia sorte.
Una donna innamorata anche quella più pulita
prima o poi le corna te le fa.
Tanto vale andare avanti e trattare con i guanti
solo questa libertà.
Vivo la vita così alla giornata con quello che da’
sono un’ artista e allora mi basta la mia libertà
da una finestra si affaccia una donna che un sorriso mi fa.
E’ una di quelle, ma è bella e stasera mi va.
Passo un’ora in sua compagnia e poi vado via