Baby K: il nuovo singolo “Chiudo gli occhi e salto” ft. Federica Abbate
Dopo il clamoroso successo del tormentone “Roma-Bangkok”, con oltre 50 milioni di visualizzazioni su Youtube e la certificazione del quarto disco di platino, Baby K esce oggi con un nuovo singolo e una nuova collaborazione femminile.
Il brano è intitolato “Chiudo gli occhi e salto”, estratto dal disco “Kiss Kiss Bang Bang”, e questa volta ad affiancare la rapper, ci sarà Federica Abbate (già protagonista al fianco di Marracash, nel brano “In Radio”).
Federica Abbate, co-autrice di “Roma-Bangkok”, con “Chiudo gli occhi e salto” viene in primo piano, per condividere la scena con Baby K, come protagonista del ritornello.
“Chiudo gli occhi e salto” – Testo (Lyric)
Chiudo gli occhi e salto fidandomi di un battito – oh oh
anche se non guardo so che mi prenderai
quando mio padre venne a darmi la notizia,
ormai nulla di speciale è difficile spiegare
la paura non si annuncia mai prima di bussare
ma tutti quei traslochi da bambina fanno male
E se ci penso non ho avuto mai paura
ma ciò che vuol dire casa va oltre quattro mura
e ad ogni trasloco salutavo una parte di me
gli oggetti, gli affetti, un cuore non si crea da se
A scuola sempre quella nuova con l’accento strano
senza bussola invece il mondo aveva un piano e i ricordi
come amici e i parenti più lontano seduta al banco immaginando mio fratello li al mio fianco
Ora esito se chiedono chi sono, una vita frammentata in cento mila foto
chiudere e aprire porte ricominciare troppe volte
solo un paracadute e mi sarei sentita forte
Chiudo gli occhi e salto fidandomi di un battito – oh oh
anche se non guardo so che mi prenderai in volo – oh oh
Siamo sopra un filo noi siamo funamboli
un filo teso stretto nelle mani degli angeli
e camminiamo sopra a punti interrogativi pregando che da questa vita ne usciremo vivi
e il segreto è non guardare giù ma è guardare in basso
contare il passo ma non pensarci affatto
trattengo il fiato e poi mi affiderò al tatto
trattengo il fiato ancora ad ogni tuo abbraccio
Il tempo tiene il tempo, ballo sul ticchettio
il problema è che ho dovuto dire troppe volte addio
paura di abbracciarti poi non sentirti mio
doverti salutare poi finire nell’oblio
ciao Ciao
Come ho fatto ai giocattoli e poi le case
come fanno i lampioni al giorno sulle strade
non è colpa di mio padre se ho detto ciao a troppi amici
ricordami come son fatte le radici
Chiudo gli occhi e salto fidandomi di un battito – oh oh
anche se non guardo so che mi prenderai in volo – oh oh