Cecile
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Cecile Vanessa Ngo Noug – 1994 Ostia (Roma)
Album in studio:
Partecipazioni al Festival:
[divider]DATI BRANO[/divider]
Titolo: “N.E.G.R.A.”
Testo (Lyrics)
In un mondo che si muove più lentamente della gente che lo abita, Cecile, Rafè.
Se ti togli i paraocchi e la visuale l’ampli, che i mostri ce li hai dentro e non ce li hai davanti.
Sarà perchè qualcosa in me ti fa paura.
A te che guardi il mio colore come fossi extraterrestre
alla mamma che mi nota e stringe i figli a se.
A chi all’asilo mi faceva già strane domande
come ad esempio che colore avessi il sangue.
A chi commenta di nascosto e crede non lo senta:
“non ho niente contro ma c’è troppo differenza”
A chi ha la Barbie con la pelle bianca dai sessanta
La mia io l’ho aspettata sino al 1980.
C’è chi si vanta di ideali dove negri ed omosessuali indifferentemente sono tutti uguali,
cioè diversi e in quanto tali sono da trattare differentemente dai normali e questo fa paura.
Chiudo bocca e occhi nella notte oscura e hai paura perchè sono troppo scura “troppo scura”
mi consideri soltanto per un’avventura ma non consideri la mia natura perchè sono
N.E.G.R.A. ma quando mi vedi
nuda vado bene anche se sono
N.E.G.R.A. ma quando mi vedi
nuda non te ne frega più.
N.E.G.R.A. ma quando mi vedi
nuda vado bene anche se sono
N.E.G.R.A. ma quando mi vedi
nuda non te ne fotte più.
Mi inviti a cena ma soltanto se mi paghi
alla fermata ti sorrido e non mi caghi,
è da una vita che combatto contro i draghi
nemmeno Harry Potter vince contro questi maghi,
dell’ignoranza pieni d’arroganza conta l’apparenza però in fondo manca la sostanza,
quanta indifferenza e piango sola dentro la mia stanza
“non preoccuparti della N.E.G.R.A. quando è triste prende e danza”.
Luoghi comuni deleteri ancora più tristi dei cimiteri
ero bambina che sembra ieri ancora credevo nei desideri,
e già percepivo disagi reali e seri e chi li creava eri sempre tu,
altro che Balotelli altro che i “buuuuuu”.
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